Modelli in costruzione
Ivan Cristoforetti
Locomotiva SNCF 231K82 – Scala 1:10
Ivan ci racconta brevemente la sua avventura per la costruzione di questo bellissimo modello: i nostri complimenti.
«Ho iniziato a lavorare su questa macchina nell’estate del 1989. Fino a quella data mai mi sarei immaginato di cimentarmi in una costruzione del genere.
L’occasione mi venne fornita da un amico che voleva vendere un telaio con ruote e biellismo sul quale era stata montata una caldaia ricavata da una vecchia bombola di ossigeno (è tutto documentato fotograficamente). Ricordo che mi disse: c’è solo da costruire la cabina e pochi particolari e la macchina è praticamente finita. Il telaio era nato in scala 1:10 partendo dai disegni di M. Nayrolles che qualche anno prima aveva posto in commercio un modello di locomotiva 231 della SNCF in scala 1:20 sotto la ragione sociale “Le Tableau de Bord”.
Lo scartamento era poi stato ridotto in scala 1:11 con l’idea di far circolare il modello sui circuiti in 5", ma le ruote erano in scala esatta 1:10. All’epoca avevo solo una vaga idea di come funzionasse una locomotiva a vapore e poco o nulla conoscevo della macchina che sarei andato a riprodurre.
Mi piaceva l’idea di avere un modello in grande scala. Con l’aiuto dell’amico Roberto Gadotti, durante le vacanze estive che passavo in Trentino, incominciai l’opera. Per prima cosa muniti di disegni originali, decidemmo di rifare la caldaia che era di fantasia e di incominciare la costruzione della cassa del tender da 30 m3. A caldaia finita ecco la prima sorpresa: non era possibile alloggiarla sui supporti perchè la riduzione dello scartamento la faceva interferire con le coperture delle ruote sui praticabili che erano stati nel frattempo costruiti nel rispetto di disegni e misure.
Eravamo arrivati nel frattempo nel 1992. A questo punto la decisione: rifare tutte le centinature e le fiancate del telaio in scala esatta, riportare gli assi a scartamento 1:10, rifare la traversa anteriore ed il pancone posteriore e da quel momento lavorare nel rispetto dei disegni. L’impianto frenante è stato costruito integralmente e funziona realmente ad aria. Il carrello anteriore è stato rifatto tre volte. Nell’ultima versione ha uno snodo sferico ed il richiamo a molle in posizione centrale. Nel corso degli anni mi sono avvalso dei consigli e qualche volta anche dell’aiuto di amici che di meccanica ne capivano più di me. Di professione svolgo l’attività di odontotecnico e come tornitore e fresatore sono autodidatta. Nel corso degli anni ho cercato tutta la documentazione che era possibile reperire e un grande aiuto mi è stato offerto dal libro Les Pacific du Paris Lyon Mediteranee di Marcel Chavy, Andrè Lepage e Maurice Maillet che di questa macchina spiega proprio tutto.
Qui l’ultima decisione: avrei riprodotto la 231K82 nello stato in cui era nell’ultimo periodo di servizio a Calais nel 1972 con tender da 38 m3. Il modello della locomotiva misura 160 cm ed ha un peso di circa 120 kg. La caldaia è in acciaio.
La pompa Westinghouse l’ho acquistata da un artigiano in Nevada e l’ho modificata per poterla adattare alla mia riproduzione. Il modello, per ora, è funzionante ad aria compressa (l’utima foto ce lo fa vedere in velocità su banco). Ho sempre documentato fotograficamente il lavoro svolto e possiedo tutti i negativi fotografici. Solo negli ultimi tre anni sono passato al digitale e le foto allegate sono di quest’ultima epoca. Del Tender da 38m3 sono già state costruite le ruote in fusione di ghisa e ricerchiate in acciaio, le fiancate dei carrelli ottenute in fotoincisione, ed il telaio in barre sagomate di ottone.
Mi rendo conto che sinteticamente non è facile descrivere 20 anni di lavoro, rimango comunque a disposizione per qualsiaisi chiarimento ed ulteriore notizia.»